Ferriere Cattaneo: No ai ricatti!
Su “La Regione” di oggi 18.2.2015 viene pubblicata la nostra presa di posizione sulla questione Ferriere Cattaneo e Micromacinazione. Torniamo a ripetere: No ai ricatti
In realtá penso che questo tema sia a prescindere dalla decisione di Aleardo Cattaneo una latente bomba ad orologeria per il lavoro e l’economia di questo Cantone.
La velocitá con la quale vengono portate avanti dal mondo imprenditoriale drastiche decisioni che colpiscono il lavoro utilizzando il pretesto del franco forte, rivendicando ipotetiche perdite quale mera differenza algebrica tra i tassi di cambio di ieri ed oggi e senza entrare nel merito di un’analisi piú approfondita sul reale stato dei conti, preoccupa.
Mi domando se questa fretta non sia dettata dalla sola volontá di lucrare quanto prima possibile sui sussidi per il lavoro ridotto e su risparmi in mano d’opera per sanare problemi che non hanno solo a che fare con franco fluttuante.
Troppa fretta, prima si fanno i conti !!
Per tornare alle Ferriere Cattaneo vedo essenzialmente un comportamento discriminatorio nei confronti dei lavoratori frontalieri che sono il 65% della forza lavoro chiedendo loro e solo a loro in pratica di assumersi per cosí dire il rischio d’impresa coprendo con il loro salario le pardite dell’azienda.
Vedo tra le altre cose anche un effettivo rischio con l’aumento della forbice tra salari dei frontalieri e quello della forza lavoro indigena di creare pericolosi ulteriori incentivi ingiustificati al dumping.
Anche il ricatto della delocalizzazione di parte della produzione in paesi dell’est europeo in caso di non accettazione da parte dei lavoratori sulla riduzione del 7% dello stipendio, ha il sapore di pura strumentalizzazione sulle decisione della bns per coprire scelte strategiche giá nel cassetto.
Parte dell’imprenditoria continua ancora imperterrita a pensare solo al proprio tornaconto senza visioni e senza presa di coscienza alcuna sugli effetti futuri di queste scelte del presente avranno sulla collettivitá e sulla competitivitá futura del nostro cantone.
Ed ancora una volta viene chiaramente alla luce che i problemi non si risolvono solamente con i contingenti, e con serie soluzioni accompagnatorie bensí anche e specialmente con il senso dell’etica e della professionalitá imprenditoriale.
Franco