Perché la politica
“è ora di reagire è ora di indignarsi”
Indignarsi di una politica che non garantisce più i diritti essenziali e la dignità di tutti e soprattutto dei più deboli, ma difende solo gli interessi particolari dei pochi.
Indignarsi di una politica fine a sé stessa che non rappresenta più i bisogni essenziali della società nel suo insieme
Indignarsi di una politica di false ideologie non trasparente e bugiarda
Indignarsi di una politica qualunquista e priva di visioni
Indignarsi di una politica che mette in pericolo lo sviluppo democratico e lo stato di diritto
Indignarsi per un’azione parlamentare, che persevera ormai ovunque e da tempo, nella sua debolezza endemica e conseguente incapacità di esercitare il suo ruolo fondamentale, di tutela dei processi democratici e di controllo dell’attività degli esecutivi, che sempre più governano per decreti legge bypassando i legislativi.
Dinnanzi a questo quadro politico che ci si presenta in gran parte del mondo, ma anche e soprattutto nella nostra Città, è giunto il momento di reagire con rinnovata energia per riposizionarsi nel dibattimento politico, in quel ruolo determinante liberaldemocratico di regia progressista e riformista, di contrappeso alla polarizzazione e radicalizzazione della politica.
Vedo un futuro prossimo con uno Stato snello ed efficiente, una politica economica e fiscale che si basa meno sui divieti e più sugli incentivi, una politica finanziaria che promuova l’economia reale, una società equa, e un ambiente sostenibile.
Vedo un futuro con un’azione politica che pur se necessariamente pragmatica e aperta al confronto, sia forte e determinata nel controbilanciare senza compromessi gli eccessi e le storture sociali, mediante misure correttive efficaci che garantiscano nel tempo pari opportunità a tutti.
Vedo un futuro con una politica cittadina pragmatica, preparata, responsabile e incisiva rivolta al domani, con proposte sensate e attente agli impatti nel tessuto cittadino, rispettose dell’economia, dell’ambiente, del lavoro, dell’abitare e della mobilità, dei giovani e degli anziani, dell’istruzione e della cultura, in grado di creare sinergie e reale benessere percepito e condiviso, e di rispondere così alle esigenze di tutti i cittadini indistintamente che abitano l’intero territorio della Grande Lugano
Candidarsi nelle liste del movimento Costituzione Radicale non è dunque una “svolta” bensì la coerente evoluzione e completamento nel tempo di un percorso liberale che coniuga in modo pragmatico economia ed ambiente, e lo fa per una Lugano più sociale e sostenibile in ambito edificatorio, di pianificazione, energetico ed ambientale, di mobilità.
Un percorso accresciuto ed approfondito con le mie precedenti esperienze politiche sempre in campo liberale, nel partito verde liberale, la cui sezione ticinese ho a suo tempo co fondato e che ho presieduto, ed in seguito candidato nelle liste del Partito Liberale Radicale per il consiglio comunale nella precedente legislatura.